VERDI UNIVERSALE
l'installazione multimediale per Verdi Off 2022
Si intitola VERDI UNIVERSALE l'installazione multimediale realizzata da Imaginarium Studio per l'edizione 2022 del Verdi OFF, rassegna di eventi collateriali del Festival Verdi di Parma.
Un'opera caratterizzata da elementi di scenografia materica, una narrazione in videomapping e una colonna sonora che vede ovviamente protagonista la musica del Maestro Verdi, in una rielaborazione particolarissima curata dal nostro Davide Giannoni, che ci trasporta in un'atmosfera spaziale e senza tempo.
"Si parla sempre di una “universalità” della musica di Verdi e abbiamo quindi immaginato un viaggio in un cosmo misterioso costituito da pianeti mai raggiunti e popolazioni sconosciute. Ogni pianeta è “descritto” da una composizione verdiana, che ne diventa lingua e simbolo. Al centro di questo "universo", si erge una gigantesca testa di Giuseppe Verdi, che come una sorta di Sole, attraverso la sua grandiosità, la sua energia, la sua saggezza artistica, unisce tutti i linguaggi possibili e dona ai viventi una visione più ampia di altre culture, storie, idee e contaminazioni.
Ci piace pensare ad una musica “politica”, come strumento di comunicazione tra i popoli nel tempo e nello spazio. Non cambia il suo valore, che si usino strumenti
d'orchestra, rimandi tribali o suoni digitali: la musica di Verdi è qualcosa di profondamente radicato nel dna dell'essere umano perché è una lettura infinita dell'impatto storico delle sue azioni e dell'evoluzione dei suoi sentimenti.
I contenuti di mapping proiettati sul volto gigante di Verdi, sono tutti da noi realizzati a disegno su carta, mischiati ad effetti digitali che servono solo ad aumentare la forza di quella teatralità e di quell'artigianalità del segno visivo che andiamo
costantemente cercando in tutti i nostri lavori.
Si parla di contemporaneo e di futuro, di spazio, di digitale, ma alla fine lavoriamo
su materiali tangibili e di recupero per portare avanti quel concetto di antica artigianalità del teatro che ha nutrito la nostra cultura.
Quindi il richiamo alla tradizione non è solo musicale, ma anche materico, legato ad un processo artistico di costruzione vera e propria della teatralità. Quello che percepiamo come “futuristico” in questa installazione, viene da uno studio approfondito e da una passione immensa per la tradizione verdiana e compositiva, operistica, in generale. Una storia italiana legata al linguaggio e alle tecniche di creazione delle opere artistiche che ci ha insegnato a non avere limiti di inventiva e conoscenza dell' “altro”.” Per questo è stato scelto di ri-utilizzare il gigantesco viso in cartapesta del Don Chisciotte del collaboratore maestro carrista Jacopo Allegrucci, per trasformarlo nel meraviglioso e iconico volto di Giuseppe Verdi. A lui viene data una nuova vita artistica, intervenendo con carta e colla sui capelli, sulla barba, rivedendo alcuni dettagli importanti per renderlo ancora più somigliante al Maestro e fornirlo di quell'energia esplosiva che serve ad una vera stella del nostro Universo.
Per la colonna sonora abbiamo selezionato alcune composizioni molto celebri del Maestro, affinché ogni sezione sonora possa essere immediatamente riconoscile dal pubblico: troviamo infatti, la Marcia trionfale da Aida, il preludio de La Traviata, uno strumentale da Rigoletto, il solo di contrabbassi da Otello, l'Overture de La forza del destino, e il Quartetto d'archi in Mi minore.”
LA ROTTA VERDIANA
ITINERARIO DI VIAGGIO INTERSTELLARE
L’OVERTURE DELLE STELLE
L’imbarco degli strumenti, il controllo missione, il decollo
LA TRAVIATA
Il tracciamento della rotta
AIDA
Il pianeta della ricchezza, dell’esplosione della Natura, del rispetto biologico. Un mondo in cui non esistono esseri umani, ma esseri viventi colorati che vivono nell’equilibrio totale. La vita procede a tempo di musica, tutto è fecondo, e ogni azione virtuosa è regolata dalle piante.
RIGOLETTO
Il ritorno tra le stelle e la conoscenza dei simboli degli esseri viventi che popolano la rotta verdiana. Elementi naturali, animali, elementi digitali, particelle e atomi, simboli arcaici, alfabeti alieni.
E’ la fusione delle caratteristiche vitali, dei linguaggi e delle diversità.
LA FORZA DEL DESTINO
L’esodo.
E’ il racconto di una popolazione umana, simile a quella terrestre, in fuga da un oppressore che governa questo pianeta lontano. Un despota che non ha sembianze umane, ma quelle di essere robotico. La vita è prepotentemente minacciata da una tecnologia non virtuosa, una tecnologia creata da quegli stessi abitanti in fuga, che ne hanno fatto uso per arricchimenti a breve termine e non per progetti sostenibili volti a migliorare la vita e l’ambiente delle generazioni future.
QUARTETTO D’ARCHI IN MI MINORE
Pianeta della rivoluzione politica.
Un artista di strada suona il suo strumento in mezzo al popolo in rivolta contro il dittatore del momento. Il rientro.